Un apprezzamento per l'intero settore dell'artigianato

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In seguito all’ elezione del 16 ottobre 2020 a Presidente della Camera di Commercio Ticinese, Andrea Gehri, titolare e Presidente del Consiglio di Amministrazione di Gehri Rivestimenti SA a Lugano, ha assunto la carica il 1° gennaio.

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Andrea, congratulazioni per questo importante incarico. Cosa ti ha spinto a renderti disponibile per tale sfida?

Avere ricevuto l'opportunità di assumere le redini dell'associazione di categoria per eccellenza dell'economia ticinese, ruolo che negli ultimi anni è stato ricoperto da personalità famose ed affermate del mondo imprenditoriale ticinese, è sicuramente motivo di grande soddisfazione. Affronto questa sfida con senso di responsabilità, molto rispetto, tanta passione e umiltà.

La possibilità di rappresentare la Camera di Commercio ticinese come Presidente, che allo stesso tempo unisce commercio, industria, artigianato e servizi nel panorama economico del Ticino, significa anche avere un osservatorio privilegiato dello stato di salute dell'economia cantonale e quindi poter sostenere i vari settori economici attraverso approfondimenti, come pure il varo di misure e azioni mirate. Allo stesso tempo, la Camera di commercio è un partner importante che, unitamente alla politica e alle parti sociali, promuove e si posiziona per lo sviluppo di condizioni favorevoli a favore delle imprese.

La Camera di Commercio del Ticino rappresenta più di 900 singole aziende, 43 associazioni professionali e oltre 135'000 lavoratori su un totale di ca. 185'000 posti di lavoro.

Quali obiettivi ti sei prefissato?

Ogni presidente ha il suo stile e interpreta il suo ruolo in base alla sua esperienza, cultura, sensibilità e background imprenditoriale costruito nel corso degli anni. Personalmente e istintivamente, vorrei proporre una Presidenza che si concentri su problemi e fatti specifici e concreti, che riguardano la nostra economia nella nostra regione. L'opportunità di esprimermi liberamente su temi e tematiche sensibili nei numerosi settori economici rappresentati dalla Camera è un grande privilegio. Mi piace pensare che il mio ruolo di Presidente della Camera di Commercio costituisca la rappresentanza privilegiata delle PMI, che senza dubbio costituiscono la spina dorsale dell'economia nazionale e cantonale su cui la Svizzera e il Canton Ticino hanno costruito il loro modello di successo economico.

Nel suo discorso inaugurale, hai sottolineato, tra le altre cose, la sua formazione come piastrellista. Qual è l'importanza dell'artigianato nell'economia ticinese?

Per la prima volta in Ticino, la presidenza della Camera di Commercio è stata affidata ad un artigiano. Interpreto questo privilegio come un apprezzamento per l'intero settore dell'artigianato, che rappresenta in modo concreto il mondo economico, fatto di persone che ogni giorno compiono il loro lavoro con le proprie abilità manuali.

L'artigianato, noto anche come settore secondario dell’edilizia, è oggi più che mai un settore economico in cui i giovani hanno l'opportunità di formarsi professionalmente e crescere attraverso la formazione continua, la passione e l'esperienza al fine di ottenere la propria indipendenza professionale. Purtroppo, spesso molti giovani identificano l'artigianato come un’occupazione minore o secondaria, ma dimenticano che un buon artigiano avrà sempre ottime opportunità di offrire e vendere il suo lavoro, anche in tempi di crisi.

Dove risiedono le grandi sfide per le PMI che, ricordiamo, costituiscono la spina dorsale della nostra economia?

Le sfide che le PMI devono affrontare oggi riguardano principalmente le seguenti tematiche:

  • Reclutamento di giovani profili
  • L’adattamento costante della competenza professionale e della formazione continua all'evoluzione dei tempi
  • rendere attraenti le professioni artigianali e le professioni manifatturiere attraverso la digitalizzazione,
  • Combattere la burocrazia dilagante e promuovere condizioni quadro attraenti.

A mio parere, è assolutamente necessario ed indispensabile che in futuro la formazione, la qualità e la competenza siano sempre l'obiettivo di qualsiasi attività commerciale. Questa filosofia deve essere trasmessa con grande convinzione ai giovani. Qualità e competenza professionale costituiscono elementi essenziali per il successo e consentono alle aziende di investire, crescere ed evolversi.

Nel tuo ruolo di Presidente, puoi favorire una migliore percezione delle professioni artigianali sia in qualità di datore di lavoro, di formatore e, più in generale, come fattore economico?

Il ruolo del Presidente può certamente influenzare il dibattito sull'importanza dell'artigianato nel contesto economico locale. Ancora più importanti, tuttavia, sono tutte le aziende della regione che compiono il loro lavoro quotidianamente. Queste rappresentano senza ombra di dubbio la grande ricchezza economica della Svizzera. In Svizzera, vi sono più di 530.000 aziende da 1 a 9 dipendenti, che costituiscono ben il 98% di tutte le imprese attive del paese e sono PMI. Queste cifre sono importanti per dimostrare l'importanza strategica di queste imprese nel nostro contesto economico. Ogni PMI si trova confrontata ad un'ampia serie di questioni, quali per esempio l'assunzione di giovani, di nuovi dipendenti, la formazione di base e quella continua, rendendola un pilastro fondamentale per la crescita e il progresso.

Dove possono sostenere istituzioni come la Camera di commercio le imprese più piccole?

Le questioni fiscali in Ticino sono di fondamentale importanza, affinché imprese, imprenditori e privati possano trovare una base ideale per sviluppare la propria attività e preferire la domiciliazione delle loro aziende e la loro residenza nel nostro Cantone. Il momento storico che stiamo vivendo ci porrà dinnanzi a sfide alle quali non potremo sottrarci ma, attraverso la creatività e la forza degli imprenditori seri, che credono e si identificano nel Ticino, sono convinto che sapremo proporre soluzioni efficaci e pragmatiche per non ipotecare troppo il futuro dei nostri giovani.

Le premesse per poterne uscire indenni devono essere tuttavia chiare e inequivocabili per tutti gli attori sul mercato, la politica per prima:

  • senza il varo di condizioni quadro ideali per favorire la crescita economica come miglioramento della fiscalità, miglioramento del rapporto e approccio Stato – cittadino, varo di politiche volte all’innovazione e alla sostenibilità ambientale attraverso incentivi puntuali
  • senza l’abbattimento della burocrazia dilagante che purtroppo condiziona fortemente l’imprenditore
  • senza il rafforzamento dell’istruzione e della formazione professionale e della preparazione dei nostri giovani
  • senza il ritorno ad una coscienza e responsabilità sociale che favorisca il tessuto economico interno

non potremo ambire ad un’economia virtuosa, creativa e votata al futuro, oltre che da modello per le future generazioni.

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