Intervista con Raphael Rubin, responsabile corsi ASP, sul contesto e sugli effetti

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«VOGLIAMO CONDIZIONI OTTIMALI PER TUTTI.»

La procedura di qualificazione 2020 si è svolta in condizioni particolari. I candidati piastrellisti AFC e gli aiuti piastrellisti CFP nella Svizzera tedesca e in Ticino hanno in generale affrontato bene questa situazione, anche se le percentuali di successo mostrano uno scenario diverso.

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Procedura di qualifica, oggetto piastrellista AFC

Raphael Rubin, responsabile corsi ASP, sul contesto e sugli effetti.

Il risultato della procedura di qualificazione non è dei migliori. Quali sono state le difficoltà?
Raphael Rubin: i motivi che hanno condotto a questo risultato sono come sempre di vario genere. Da un lato i candidati si sono preparati all’esame con una certa leggerezza o troppo tardi e dall’altro abbiamo notato che alcuni candidati non hanno preso abbastanza sul serio la formazione. Gli scarsi risultati nella formazione di base dei piastrellisti AFC (quota di successi 65%) non sono da imputare al COVID-19 perché la preparazione è iniziata già a febbraio. I candidati hanno ricevuto le prime informazioni al riguardo nel corso interaziendale 5.

Qual era la situazione durante gli esami pratici?
In linea di principio, grazie al COVID-19, abbiamo avuto condizioni ideali: nella sala di pratica lavoravano piccoli gruppi da dieci candidati al massimo, il che avrebbe dovuto avere un effetto ottimale sulla concentrazione. Inoltre, siccome si è rinunciato agli esami scritti, arrivare agli esami pratici con delle buone note scolastiche equivaleva a crearsi una situazione di partenza ideale.

Cosa c’era di diverso dal solito?
Abbiamo dovuto abbreviare di un giorno l’esame pratico di piastrellista AFC, riducendolo a due giorni, diminuendo di conseguenza la superficie dell’oggetto d’esame. I requisiti richiesti di abilità manuale erano tuttavia esattamente gli stessi. Non tutti purtroppo hanno saputo gestire al meglio questa situazione. Se ad esempio si compie un passo falso, poi è più difficile compensarlo in due giorni anziché in tre.

Che insegnamento possono trarne gli apprendisti?
Dovrebbero cambiare tattica, iniziare per tempo a pensare e a prepararsi all’esame, mostrare impegno nei compiti teorici, sforzarsi a realizzare buoni disegni ecc. per poter affrontare con il piede giusto l’esame pratico. Ci ha fatto piacere che i ripetenti abbiano lasciato un’impressione molto positiva. Evidentemente hanno compreso la serietà della situazione e siamo soddisfatti del loro impegno!

E i formatori?
In veste di datori di lavoro e formatori, in caso di prestazioni pratiche scarse, dobbiamo intervenire subito e far notare sistematicamente agli apprendisti, che non prendono sul serio i loro compiti, le conseguenze delle loro azioni. Dobbiamo accompagnarli più da vicino e essere intransigenti. Nel peggiore dei casi si può anche far ripetere un anno a un apprendista – un esame finale non superato è una frustrazione enorme per tutti.

In generale, come possiamo beneficiare dell'esperienza acquisita con questa procedura di qualificazione?
L’esame in due giorni sicuramente non costituisce un modello per il futuro del piastrellista AFC, inoltre manca anche, come parte fondamentale, la tematica dedicata alle impermeabilizzazioni. Il rischio che un candidato non riesca più a recuperare un calo di prestazione è grande. È nel nostro interesse che tutti possano sostenere gli esami, per i quali si sono preparati per tre anni, in condizioni ottimali.

Ci tengo anche a sottolineare il risultato degli aspiranti aiuti piastrellisti CFP che con passione e un tasso di insuccesso di appena il 10% hanno superato la loro procedura di qualificazione. Colgo inoltre l’occasione per evidenziare come tutti i candidati che hanno superato l’esame hanno dimostrato di saper fornire una buona prestazione in una situazione straordinaria. Sono certo che sapranno dimostrarsi all’altezza anche nella loro futura vita professionale. E non vedo l’ora di potermi congratulare l’anno prossimo con il maggior numero di ripetenti possibile per aver concluso con successo l’esame finale.

 

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Procedura di qualifica, oggetto aiuto piastrellista CFP
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