«Non riteniamo ancora sensato riaprire completamente le esposizioni»

News

Dal 27 aprile 2020 i rivenditori possono nuovamente ricevere e fornire consulenze ai clienti su appuntamento, l’11 maggio 2020 possono riaprire le esposizioni. Cosa significa per l’organizzazione, i collaboratori e i clienti?

image

Pirmin Wipf, responsabile del settore pavimenti e rivestimenti pareti in Svizzera di HG Commerciale, spiega come lui e il suo team si stanno preparando.

Pirmin Wipf, dall’11 maggio si riapre. Questo significa che riceverete nuovamente i clienti senza appuntamento?
No, abbiamo deciso di non riaprire completamente. La sicurezza dei nostri collaboratori ci sta molto a cuore, per cui anche dopo l’11 maggio le consulenze personali saranno possibili solo su appuntamento. Al momento prevediamo una riapertura completa per fine maggio o inizio giugno, ma non è ancora certo.

Perché avete deciso di non riaprire completamente?
Per rispetto nei confronti dei nostri collaboratori. Un’apertura completa comporta anche una certa dose di pericolo e non vogliamo esporre i nostri collaboratori a questo rischio. Sappiamo che gli effetti di una misura o di un allentamento si manifestano solo due settimane dopo. Per questo motivo attualmente rinunciamo alla clientela di passaggio. Dal punto di vista puramente imprenditoriale naturalmente apriremmo con grande piacere.

Quali sono state le esperienze raccolte in due settimane di consulenza su appuntamento?
Durante le cinque settimane in cui potevamo offrire unicamente una consulenza telefonica abbiamo appreso che non sempre occorre un appuntamento in presenza per consigliare il cliente in modo efficace. Disponiamo di molti strumenti elettronici con i quali possiamo consigliare a distanza, ma non tutto è possibile e quindi eravamo soddisfatti di poter riprendere dal 27 aprile le consulenze in presenza. Tra l’altro l’esigenza dei clienti era chiaramente quella. L’agenda degli appuntamenti era ed è ben fitta.

Come hanno reagito i collaboratori al cambiamento?

Per i nostri collaboratori si è trattato naturalmente di una sfida riprendere le consulenze nei locali espositivi a queste condizioni. Molti hanno compiuto questo passo con grande scrupolo. Ma c'è molta comprensione anche da parte dei clienti. Chi prende un appuntamento lo fa in modo più consapevole e ha le idee chiare, quindi le consulenze possono essere organizzate in modo più snello e mirato.

Quali ausili, promemoria ecc. utilizzate per garantire il rispetto delle regole d’igiene e di distanza durante un colloquio?
La procedura inizia con una telefonata o un’e-mail. I nostri collaboratori chiedono concretamente cosa il cliente desidera vedere, quindi possiamo gestire in modo mirato i gruppi di clienti. Ricordiamo al cliente le direttive dell’UFSP e mettiamo a disposizione il disinfettante. Se il cliente lo desidera, la consulenza si svolge indossando la mascherina. Inoltre abbiamo ridotto il numero di clienti per colloquio di consulenza a due persone. Tutti i campioni vengono di nuovo puliti dopo l’uso. Rispettare le regole richiede grande concentrazione. Ci appelliamo alla responsabilità individuale e al sano buon senso dei nostri clienti.

Che lezione si può trarre da questo periodo?
Ogni giorno impariamo qualcosa di nuovo. Cerchiamo di tenere sempre aggiornati e di stimolare i collaboratori nonché di trasmettere quanta più sicurezza possibile. Il fatto che ci prepariamo in modo ancora più specifico per i nostri colloqui di consulenza rafforza certamente anche l'alta qualità del nostro lavoro.

 

Back to work
La SECO ha definito in collaborazione con l’UFSP un modello di piano di protezione nel rispetto delle disposizioni vigenti.

schmucki.png cristofoli.png richner.png h-kaiser.png blatter_ag_bern.png h-sonderegger.png